Acquisizione Activision Blizzard, siamo alle battute finali
Acquisizione Activision Blizzard, siamo alle battute finali

Acquisizione Activision Blizzard, siamo alle battute finali.

Come saprete, ieri è stato il gran giorno della sentenza per l’ingiunzione richiesta dalla FTC nei confronti di Microsoft, ingiunzione che avrebbe dovuto bloccare definitivamente l’acquisizione.

Se avete seguito l’evento, saprete però che la giudice Jacqueline Scott Corley ha rifiutato la richiesta della FTC e ha quindi dato il via libera alla maxi operazione da quasi 70 miliardi.

Ecco un passaggio della sentenza:

Dopo aver considerato le voluminose comunicazioni scritte delle parti prima e dopo l’udienza, e dopo aver tenuto un’udienza probatoria di cinque giorni, la Corte nega la richiesta di ingiunzione preliminare

Secondo la giudice l’acquisizione avrà “forse un impatto negativo per Sony, ma sarà comunque positivo per i giocatori”, una frase che ha lasciato definitivamente spiazzati gli avvocati della Federal Trade Commission, impegnati da mesi a tutelare il leader di mercato piuttosto che i consumatori.

Ma questa sentenza cosa significa? E con la CMA britannica cosa accadrà adesso?

Allora, questa sentenza, a cui la FTC potrà appellarsi fino al prossimo 15 luglio alle 8.59 del mattino (ora italiana) segna di fatto il via libera per procedere all’acquisizione, tuttavia l’FTC avrebbe ancora il tempo per presentare ricorso.

Bisogna però dire che le motivazione per bloccare l’acquisizione sono già state ampiamente presentate, motivo che renderebbe inutile, e probabilmente sarebbe rigettato immediatamente, un eventuale ricorso della FTC.

Esiste tuttavia la possibilità, seppur remota, che vengano presentate nuove prove a sostegno del blocco dell’acquisizione, non sono quindi da escludersi, a priori, nuovi colpi di scena, meglio aspettare con calma e senza che qualcuno si faccia prendere da prematuri festeggiamenti.

Microsoft, proprio dal 15 luglio, potrebbe quindi procedere per finalizzare l’acquisizione, che a questo punto non troverebbe più alcun ostacolo e potrebbe concludersi in pochissimi giorni, già entro il 18 luglio.

La FTC potrebbe successivamente muoversi per richiedere lo scioglimento o l’annullamento dell’operazione, ma realisticamente appare quantomeno improbabile che ciò avvenga, sia in virtù della sentenza emessa, sia perchè rappresenterebbe un danno enorme per le compagnie e a quel punto ci sarebbero responsabilità ancora più importanti in gioco.

E per quanto riguarda la CMA? Senza alcuna sorpresa, a ennesima dimostrazione di come il blocco imposto dall’ente inglese fosse basato sul nulla, è stata rilasciata una dichiarazione in cui sia l’ente, sia la società di Redmond, vorrebbero porre fine alle ostilità davanti alla Corte d’Appello inglese e cercare una soluzione che vada bene ad entrambe le parti.

Insomma, la CMA ha fatto un passo indietro davvero corposo e allo stesso tempo Microsoft, a questo punto, ha il proverbiale coltello dalla parte del manico, si trova quindi in una posizione di enorme vantaggio.

Da ricordare, inoltre, che proprio la CMA aveva già ricevuto diverse critiche riguardo alla decisione di bloccare l’acquisizione, proprio il cancelliere Hunt aveva espresso un giudizio piuttosto severo sul fatto che certe decisioni avrebbero avuto un impatto negativo per l’intera nazione.

A questo punto l’acquisizione sembrerebbe ormai cosa fatta, la possibilità che eventuali enti, dopo la sentenza di ieri, si mettano in mezzo per bloccarla appare sempre più remota. Entro pochi giorni, Activision Blizzard potrebbe quindi entrare a far parte delle aziende sotto il controllo di Microsoft, che piaccia o meno poco importa, si tratta di un momento storico per l’intera industria videoludica.