
E’ arrivata nella giornata di ieri una conferma importante, e piuttosto indicativa, sull’acquisizione Activision-Blizzard ad opera di Microsoft.
Anche l’ente antitrust giapponese ha dato parere favorevole all’operazione da circa 70 miliardi, il tutto condito dall’opinione che il passaggio della compagnia sotto il controllo del colosso di Redmond, non comporterà alcun danno particolare per le aziende rivali.
Anche se a prima vista può sembrare una notizia relativamente poco interessante, ricordiamo che il Giappone è storicamente terra di grandi aziende videoludiche, due su tutte proprio Nintendo e Sony.
Ed è proprio intorno a Sony che si sta creando il vuoto, nonostante le polemiche intavolate da Jim Ryan, CEO di Sony Interactive Entertainment, con lo scopo di bloccare l’acquisizione di Activision Blizzard, le altre società si sono dichiarate più volte indifferenti all’operazione senza riscontrarne alcun problema, mentre Nintendo ha addirittura accettato un accordo con Microsoft per portare la serie di Call of Duty sulle proprie console per i prossimi 10 anni.
Dopo l’autorizzazione provvisoria della CMA inglese e il via libera della FTC giapponese, solo l’FTC statunitense potrebbe riuscire a stoppare l’operazione, tuttavia è doveroso ricordare che proprio quest’ ultima ha più volte fallito in tribunale vedendo respinte le proprie opposizioni spesso basate più su congetture che su dati reali.
Non resta che attendere, ma nel frattempo l’acquisizione continua a ricevere consensi, Sony è sempre più sola e la strategia ostruzionistica di Jim Ryan ha persino portato Sony a rifiutare lo stesso accordo decennale proposto a Nintendo.
In questo momento per PlayStation si sta profilando lo scenario peggiore, ovvero non avere nemmeno più a catalogo una serie come Call of Duty, giochi che per stessa ammissione di Jim Ryan, rappresentano un’entrata fondamentale per le casse di Sony.