GameStop Italia è stata venduta a Cidiverte S.p.A

GameStop Italia è stata venduta a Cidiverte S.p.A.

La notizia era nell’aria già da qualche settimana, alcuni portali, prima di altri, avevano iniziato a diffondere la notizia che la divisione italiana della catena statunitense fosse ormai prossima alla vendita e a quanto pare l’accordo per il passaggio di proprietà sarebbe stato siglato lo scorso 8 novembre.

Che la catena videoludica fosse in netta difficoltà non era un mistero per nessuno, da anni stava infatti attraversando una crisi che non conosceva fine, una crisi dovuta prevalentemente ad una maggiore richiesta di titoli in formato digitale che via via è diventata maggioritaria rispetto alla vendita di giochi in formato fisico.

Nonostante le avvisaglie e nonostante il fatto che dal quartier generale di GameStop negli USA, fosse fondamentalmente arrivata la conferma che sarebbe stato avviato un corposo piano di ristrutturazione, la notizia dell’acquisizione di GameStop Italia da parte di Cidiverte S.p.A. ha spiazzato tutti.

Non sono ancora noti i dettagli principali, l’unica cosa che sappiamo è che entro 6 mesi le insegne GameStop cesseranno di esistere e passeranno sotto il nome GameLife, ecco uno stralcio del documento di vendita riportato in esclusiva dal portale iGizmo:

Con atto dell’8 novembre 2024, repertorio N. 10186/5366, stipulato presso il Notaio Marco Ferrari in Milano, la società GameStop Global Holdings S.à r.l. (la conferente) ha ceduto la totalità delle quote della Gamestop Italy S.r.l. alla società Cidiverte S.p.A. (l’acquirente) e per l’effetto di tale operazione il controllo sul capitale sociale è stato trasferito a quest’ultima e la denominazione della Società modificata in Gamelife S.r.l.

Si attende ora una dichiarazione da parte dei diretti interessati, specialmente adesso che la notizia è diventata di dominio pubblico. Resta ovviamente la preoccupazione per i numerosi dipendenti attualmente in forze presso GameStop, sperando che questa acquisizione non porti, come spesso accade, ad un numero elevato di licenziamenti.