
In queste ore il web si sta riempiendo di articoli dedicato a Ghostwire: Tokyo, il titolo uscito lo scorso anno su PS5 e sviluppato da Tango Gameworks è finalmente arrivato anche su piattaforme Xbox e sul Game Pass.
Ebbene, come di consueto il canale YouTube – ElAnalistaDeBits – attraverso un video confronto, ha messo alla prova titolo e console, il risultato è che su entrambe le piattaforme il gioco gira in maniera pressoché identica, ma vediamo insieme qualche dettaglio.
Anticipiamo subito che i problemi che affliggevano Ghostwire: Tokyo un anno fa non sono stati risolti, incredibilmente le piccole imperfezioni presenti al momento del lancio su PS5 sono ancora presenti sulla versione per Xbox.
Questo ha fatto storcere il naso a chi si aspettava una qualche correzione in grado di eliminare i problemi del lancio, come ad esempio il frame pacing.
Senza entrare nel dettaglio in modo eccessivamente tecnico, il frame pacing si riferisce al ritmo con cui i fotogrammi vengono renderizzati dalla GPU e inviati al monitor. Idealmente, questo ritmo dovrebbe essere costante e uniforme, in modo che ogni fotogramma rimanga sullo schermo per lo stesso tempo e che la transizione tra un fotogramma e l’altro sia fluida e naturale.
Tuttavia, a volte il frame pacing può essere irregolare e causare dei problemi visivi come lo stuttering, il tearing o il judder. Questi fenomeni si verificano quando i fotogrammi rimangono sullo schermo più o meno a lungo del previsto, creando una sensazione di discontinuità, sfarfallio o scattosità nell’immagine.
Come è facile intuire si tratta di un problema che può essere fastidioso e guastare l’esperienza di gioco.
Dove invece la versione PS5 sembra essere leggermente migliore è nell’utilizzo del ray tracing presente nella modalità “qualità” che tuttavia gira a soli 30 FPS.
Considerando quindi la natura del titolo, consideriamo piuttosto difficile preferire la modalità “qualità” a quella “prestazioni”.
Ghostwire: Tokyo su Xbox porta la medesima esperienza di gioco presente su PS5, talmente fedele da averne riportati anche i piccoli difetti che lo affliggevano al lancio sulla console del colosso nipponico.
Piccola nota per Xbox Series S che in virtù del suo hardware meno performante riesce ad offrire un’esperienza di gioco leggermente inferiore, con una risoluzione dinamica che scende fino a 900p e 60 FPS.
Discorso leggermente diverso per le due ammiraglie, PS5 e Xbox Series X che per mantenere i 60 FPS, scendono fino a 1080p.
Insomma, le due versioni girano in modo pressoché identico, se siete particolarmente interessati al ray tracing, anche a costo di giocare a 30 FPS, potreste optare per la versione PS5, ma in caso contrario il gioco offrirà le medesime prestazioni a prescindere dalla piattaforma.