
Hellblade 2 divide la stampa specializzata.
L’ultima fatica targata Ninja Theory è finalmente arrivata sul mercato, raggiungendo il primo grande obiettivo quello di dividere l’opinione degli addetti ai lavori.
Per alcuni Hellblade 2 è qualcosa di straordinario, di inarrivabile, per altri un gioco che non ha saputo rinnovarsi a sufficienza rispetto al primo capitolo, un titolo che non offrirebbe, in termini di gameplay, quell’esperienza necessaria per essere al passo con i tempi.
Chi ha ragione? Semplicemente tutti.
Hellblade 2 divide, non è un gioco per tutti e attenzione che questa frase è stata spesso usata a sproposito, ma mai come in questo caso ha invece un senso estremamente profondo, chi ha apprezzato il primo titolo amerà sicuramente il secondo capitolo, ma chi il primo lo ha abbandonato dopo poco farà probabilmente la stessa identica cosa con questo.
Dom Matthews, capo dello studio di sviluppo, lo aveva candidamente ammesso parlando della durata del gioco, Hellblade 2 sarebbe stato apprezzato dai fan del primo capitolo e così è stato.
Sia chiaro, il gioco si presenta con un comparto tecnico devastante, graficamente è qualcosa di inarrivabile e la stessa cura del suono è assolutamente incredibile. Non c’è nulla di sbagliato nell’ammettere che Hellblade 2 è effettivamente il primo gioco “next-gen” arrivato in questa generazione dove remastered e remake dominano incontrastati.
Ma non è tutto oro quel che luccica, il gameplay soffre terribilmente, questo è il punto in cui Ninja Theory si è fermata a 7 anni fa, Hellblade 2 da bravo sequel mantiene la stessa identica formula del primo titolo con combattimenti poco appaganti e i soliti enigmi ambientali.
Per quanto il gioco possa tranquillamente essere fruito anche da chi non ha mai effettivamente giocato il primo capitolo, il gameplay è fondamentalmente il medesimo con i suoi pro e i suoi contro già evidenziati all’epoca.
Hellblade 2 ha quindi convinto a metà la stampa videoludica, da una parte coloro che lo adorano, che lo ritengono una perla in un mare di mediocrità e probabilmente hanno anche ragione, dall’altra c’è ovviamente chi lo ha critica aspramente per non aver portato nessuna reale evoluzione nel gameplay e anche in questo caso non me la sento di dar loro torto.
Quindi sì, alla fine Hellblade 2 ha spaccato a metà la critica specializzata incassando su Metacritic un ottimo 81, nel momento in cui questo articolo viene scritto, una valutazione che dovrà essere sufficiente a Ninja Theory per non rischiare di finire sotto la scure di possibili nuovi tagli.
E’ infatti doveroso tenere in considerazione che 7 anni fa, quando lo sviluppo di Hellblade 2 era agli inizi, nessuno si sarebbe aspettato una mutazione del mercato così violenta, sì gli analisti stavano già iniziando a mettere in guardia, ma nessuno all’epoca ha mai davvero creduto che in pochi anni si sarebbero persi migliaia di posti di lavoro con conseguente chiusura di numerosi studi.
Perdonatemi quindi se nutro qualche dubbio, se Hi-Fi Rush che è stato acclamato da gran parte della critica non è stato sufficiente a salvare Tango Gameworks dal finire a gambe all’aria nonostante il suo sontuoso 87 su Metacritic, un gioco di nicchia come Hellblade 2 che ha richiesto quasi 7 anni di sviluppo, uscito solo in digitale e solo su console Xbox e PC, davvero sarà sufficiente per Microsoft? Temo di no.
Inutile dire che spero davvero di sbagliarmi, ma mentirei se non dicessi che il poco marketing fatto da Xbox a supporto di Hellblade 2 non è un buon segno, così come non lo è il fatto che Ninja Theory, negli ultimi giorni, si sia affrettata a dichiarare che hanno altri progetti in cantiere, ma queste sono solo mie opinioni personali non supportate in nessun modo da dichiarazioni o altro.
Quindi faccio un passo indietro e auguro a tutti buon divertimento con Hellblade 2 e a tal proposito ricordo a tutti che per goderne al massimo il consiglio è quello di giocarlo con le cuffie, in modo da sfruttare al massimo l’audio binaurale del gioco.