
Indiana Jones e l’Antico Cerchio, l’opinione.
Chi se lo aspettava? Visti gli ultimi titoli usciti da Xbox davvero qualcuno si immaginava un gioco su Indiana Jones di questo livello? No, semplicemente nessuno.
Siamo onesti, anche coloro che oggi sbandierano ai quattro venti l’assoluta fedeltà al marchio verdecrociato, prima della scorsa settimana se ne andavano in giro sui social a manifestare il proprio malcontento per un gioco con la visuale in prima persona. Non tutti, sia chiaro, ma che fossero la stragrande maggioranza era evidente.
Poi è arrivato il momento dell’accesso anticipato, che ricordo è iniziato venerdì 6 dicembre, e già a quel punto le polemiche si erano incredibilmente affievolite, un “rumoroso” silenzio accompagnava l’uscita del gioco sviluppato da MachineGames, un silenzio trasformatosi velocemente in esultanza, sì perché finalmente in questa generazione Xbox ha pubblicato un gioco che ha messo d’accordo tutti, critica e utenza. Un titolo sostanzioso e ricchissimo di fascino, ma parliamone poco per volta.
Di solito sarei partito dall’aspetto visivo, ma oggi vorrei iniziare con il comparto narrativo.
Indiana Jones è l’Antico Cerchio ha una storia ricca di contenuti, originale, ben scritta, divertente, insomma una storia all’Indiana Jones, e se per alcuni questa potrebbe sembrare una cosa scontata, sappiamo perfettamente che le recenti produzioni Xbox hanno tremendamente sofferto la mancanza di una narrazione in grado di sostenere la struttura del gioco e dare all’utente quello stimolo essenziale per proseguirlo.
Indiana Jones e l’Antico Cerchio dal punto di vista narrativo e contenutistico è un titolo potentissimo, un gioco che catapulta letteralmente il giocatore negli anni della seconda guerra mondiale e lo mette in contatto con una storia passata ma mai dimenticata, in un clima di terrore e violenza riprodotto in modo fedele ma senza eccessi.
La trama regge, l’avventura incalza e l’insieme funziona così bene da riuscire a tenere in piedi il gioco in modo magistrale, in un continuo alternarsi di azioni ed emozioni, tra lo sferrare un pugno al cattivone di turno e il meravigliarsi per aver trovato un’antica reliquia sepolta in qualche catacomba.
Tutto funziona dannatamente bene, al netto di qualche imperfezione che affligge il titolo e che speriamo possano essere sistemate in tempi non eccessivamente lunghi e proprio questi piccoli difetti li affronteremo insieme proseguendo nell’articolo.
Detto quindi che la parte narrativa funziona alla grande, passiamo all’esperienza visiva offerta dal gioco e qui si notano punti forti e altri decisamente meno, partiamo dai modelli facciali dei personaggi presenti nel gioco, i volti dei protagonisti sono fatti con cura e sono sempre gradevoli da osservare, così come ben fatte sono le espressioni facciali, discorso diametralmente opposto per gli NPC, decisamente meno curati e in generale tutti troppo simili tra loro.
Bene gli ambienti, anzi direi benissimo, le diverse superfici riflettono luci e ombre in modo differente come è giusto che sia, ogni dettaglio è stato curato alla perfezione e ammettiamolo è davvero un piacere per gli occhi fermarsi, ad esempio, ad osservare Roma dall’alto delle mura di Castel Sant’Angelo. Graficamente, al netto quindi di qualche sbavatura, Indiana Jones e l’Antico Cerchio offre un’esperienza di altissimo livello.
Dove appaiono i problemi peggiori? Sicuramente nel gameplay. Sì, mi duole dirlo ma ci sono alcune cose da sistemare, come ad esempio il sistema di puntamento che non sempre aggancia il nemico o più semplicemente non aggancia l’NPC con cui è necessario parlare. Stesso discorso per l’apertura di porte e cancelli, alcune volte Indy non riesce ad aprire porte che in realtà sono già aperte, rendendo quindi l’esperienza di gioco, in alcune circostanze, piuttosto frustrante.
Anche l’IA non appare particolarmente evoluta, basti pensare che è possibile abbattere un nemico accanto ad un altro e il secondo non si accorgerà di nulla, oppure abbatterne uno davanti agli occhi di un secondo avversario e notare che quest’ultimo impiegherà una vita prima di reagire. Al contrario la percezione della presenza di Indiana Jones all’interno di un ambiente è fin troppo sviluppata, basta infatti sporgersi di un nulla per essere avvistati ed essere sopraffatti da decine di nemici.
Nota di merito per il doppiaggio completo in italiano, non solo realizzato molto bene, ma anche ricchissimo di sfumature e in grado di farci entrare in sintonia con la storia fin dal primo istante. Non benissimo i dialoghi degli NPC ripetuti purtroppo allo sfinimento e dotati davvero di pochissima varietà.
Termino questa mia personalissima opinione su Indiana Jones e l’Antico Cerchio affrontando il dilemma della visuale. Sì il gioco è in prima persona, con alcune piccole parti in terza come ad esempio quando Indy deve salire su una scala o usare la frusta per arrampicarsi da qualche parte, tuttavia la visuale in soggettiva domina ampiamente il gameplay.
Si poteva fare qualcosa di diverso? A mio avviso sì, non nascondo che per quanto mi riguarda lo avrei preferito interamente in terza persona, tuttavia ammetto che in MachineGames sono stati bravissimi nel mettere i giocatori nei panni di Indiana Jones, cercare infatti un antico manufatto e di colpo vedere il volto sorpreso dell’archeologo durante una brevissima cutscene è impagabile.
Il lavoro fatto per permettere ai giocatori di immedesimarsi al massimo in Indiana Jones non solo è lodevole ma è anche qualcosa di profondamente innovativo, non stiamo parlando solo di una visuale ma di un sistema di visuali differenti usate sapientemente per permettere all’utente di vivere un’esperienza di gioco decisamente suggestiva.
Di questo titolo se ne continuerà sicuramente a parlare nei mesi a venire, la speranza è che in Xbox possano prendere la passione e la cura riposti in questo gioco come punto di partenza per sviluppare i prossimi.
Termino con un breve suggerimento, contrariamente a quanto si potrebbe pensare Indiana Jones e l’Antico Cerchio non è un gioco apprezzabile solo dai fan della saga cinematografica, ma anche da coloro che amano un action realizzato con cura o da coloro che ambiscono a risolvere enigmi in cerca di risposte, insomma è un gioco che si presta a soddisfare diversi palati videoludici, quindi se anche non siete del tutto convinti osservate qualche gameplay e magari dategli una possibilità perché merita davvero di essere giocato.
Indiana Jones e l’Antico Cerchio – Voto 9
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