L'ex CEO di Arrowhead parla della tossicità della community
L’ex CEO di Arrowhead parla della tossicità della community

L’ex CEO di Arrowhead parla della tossicità della community.

Tempi duri in casa Arrowhead, dopo il passo indietro fatto dal CEO Johan Pilestedt, ora passato al ruolo di CCO, e il precedente caos comunicativo relativo all’obbligo dell’account PSN, di cui lo stesso Pilestedt si era reso in parte responsabile, ecco che si parla della tossicità della community.

Purtroppo il successo è una medaglia con due facce molto diverse tra loro, se da un lato 12 milioni di utenti in brevissimo tempo è un risultato pazzesco e indubbiamente meritato, dall’altra più utenti significano inevitabilmente più problemi tra cui minacce e insulti.

Personalmente ho sempre sostenuto l’idea che chi minaccia dovrebbe essere bandito a vita da qualsiasi piattaforma videoludica, senza alcuna possibilità di redenzione. Videogiocare, dovrebbe essere un piacere, un momento divertente, sfidante, ma quando si arriva alle minacce beh la situazione è completamente diversa e sono propenso a dire che per certi episodi si stia facendo davvero troppo poco.

Ma bando al mio personalissimo pensiero e torniamo alle dichiarazioni di Johan Pilestedt relative alla tossicità della community:

La differenza più grande rispetto al passato, ed è una cosa terrificante, è la quantità di minacce e comportamenti aggressivi che la gente in studio sta ricevendo da alcuni individui davvero penosi della community.

Anche il nuovo CEO della compagnia, Shams Jorjani, la pensa allo stesso modo, evidenziando come una rapida crescita di popolarità del gioco, seppur auspicabile, abbia portato anche a diversi problemi con la community:

Quando raggiungi un successo così grande, ben oltre quanto immaginato da chiunque, succede che il gioco trova un nuovo pubblico oltre la nicchia di fan, e dunque ci sono ora più voci differenti amplificate. Quasi ogni gioco ha una community con un po’ di tossicità, ma con questi grossi numeri ne ricevi ancora di più. Dunque dobbiamo lavorare con la community per insegnare loro a moderarsi e dare alle persone gli strumenti per parlare tra loro in maniera positiva, dunque continuiamo a interagire con loro apertamente. Più voci si uniscono al coro, più aumenta la complessità

Insomma, la tossicità delle community continua a essere una argomento molto sentito all’interno dell’industria videoludica, dove certi spiacevoli episodi continuano ad aumentare a fronte dell’incremento degli utenti.

Non resta che augurare ad Arrowhead tutto il meglio possibile, sperando che certi comportamenti dannosi e tossici possano finire il prima possibile.