
Lo State of Play non soddisfa i fan PlayStation.
L’ultimo State of Play è andato in scena solo 2 giorni fa e se c’è una cosa che possiamo dire senza timore di sbagliare è che di sicuro non ha incontrato il favore pieno dell’utenza PlayStation.
Inutile negarlo, è stato un evento “solo” discreto, di buon ritmo con alcuni titoli interessanti, ma distante anni luce dagli eventi a cui l’utenza del colosso nipponico si era abituata nel corso degli anni, per non parlare dei giochi mostrati, nulla di eclatante e probabilmente nulla che meritasse effettivamente uno State of Play a pochi giorni dall’inizio del Summer Game Fest.
Attenzione, guai a fraintendere, non sto assolutamente dicendo che quanto mostrato fosse brutto, ma quanto un evento del genere, proprio considerando i titoli mostrati, fosse assolutamente evitabile visto anche l’hype ingiustificato che si era creato nelle ore precedenti la messa in onda.
A nulla sono serviti i leaker, che per una volta avevano abbassato le aspettative annunciando con largo anticipo l’elenco dei giochi presenti all’evento, tutto è andato assolutamente secondo i piani ma questo non significa che i piani fossero buoni, anzi.
La colpa di un evento decisamente sotto le aspettative di chi sarebbe quindi? Hulst e Nishino? Non diciamo fesserie, loro non c’entrano assolutamente nulla, anzi ufficialmente ricopriranno i loro nuovi ruoli da CEO proprio a partire da oggi 1 giugno, quindi è chiaro che non abbiano alcuna responsabilità.
Il problema, o meglio la realtà, è che l’unico colpevole si chiama mercato. È mancato il colpo definitivo, il grande annuncio che lascia tutti a bocca aperta è questo che i fan si aspettavano, nonostante il CEO ad interim Totoki, subito dopo l’addio di Jim Ryan, avesse chiaramente escluso qualsiasi possibilità a riguardo.
Sì perché è utile ricordare che nuove esclusive PlayStation appartenenti ai grandi franchise dei PlayStation Studios, non sono previste entro la fine di quest’anno fiscale che terminerà proprio il prossimo 31 marzo 2025, quindi meglio mettersi calmi e aspettare.
Ma il mercato cosa c’entrerebbe quindi? Semplice, produrre grandi titoli costa tanto, anzi tantissimo e la questione non migliora pensando ai tempi di sviluppo che continuano ad allungarsi in maniera sorprendente, 4-5-6 anni e anche oltre. Arriveremo al punto, ma forse già ci siamo, che una generazione di console, che mediamente dura 7-8 anni, non sarà più sufficiente per garantire l’arrivo del tanto atteso titolo tripla A di turno.
Ci siamo, costi assurdi, tempi infiniti ed ecco che la ricetta per lunghi periodi di assenze importanti è servita su un piatto d’argento, se a questo aggiungiamo la meravigliosa idea di Jim Ryan di andare all-in sui giochi live service quando era al comando del più grande player mondiale per quanto riguarda i giochi single player dalla grande componente narrativa, beh capiamo bene che il disastro era lì a portata di mano.
Ma andiamo avanti e vediamo intanto l’elenco dei titoli mostrati durante l’ultimo evento PlayStation, che ripeto non è stato un brutto evento:
- Concord – 23 agosto
- God of War Ragnarok – PC 19 settembre
- Dynasty Warrior Origins – in uscita nel 2025
- Infinity Nikki – probabile uscita nel 2025
- Ballad of Antara – in uscita nel 2025
- Skydance’s Behemoth– PS VR2, in uscita il prossimo autunno
- Alien: Rogue Incursion – PS VR2, in uscita a Natale
- Marvel Rivals – Beta per PS5 prevista a luglio
- Where Winds Meet – attualmente in sviluppo
- Until Dawn – PS5 in uscita il prossimo autunno
- Path of Exile 2 – in accesso anticipato entro la fine del 2024
- Silent Hill 2 Remake – in uscita il prossimo 8 ottobre
- Monster Hunter Wilds – in uscita nel 2025
- Astro Bot – PS5 in uscita il prossimo 6 settembre
Tra i titoli elencati c’è ne sono stati alcuni che hanno destato più certo interesse rispetto ad altri, ma non necessariamente in senso positivo. A tal proposto parliamo di Concord, il cui trailer di presentazione lasciava presagire una grande storia in stile – Guardiani della Galassia – con sparatorie, navette spaziali, missioni adrenaliniche, per culminare invece nel più classico degli sparatutto in prima persona, un PvP dallo stile Overwatch/Fortnite tanto per avere un’idea di base.
Silent Hill 2 Remake ha mostrato ancora una volta il fianco a una realizzazione tecnica apparsa tutt’altro che impeccabile, con un gameplay apparentemente legnoso e una componente grafica non all’altezza del brand. Questo ovviamente non significa nulla senza averlo prima provato, ma che l’insoddisfazione nella community sia palpabile non è decisamente un mistero. Mi sento però di invitare alla calma, il materiale presente sul sito ufficiale del gioco è decisamente più accattivante rispetto a quanto mostrato durante lo State of Play, non vorrei quindi che avessero mostrato semplicemente qualcosa di non aggiornato.
God of War Ragnarok arriverà su PC il prossimo 19 settembre e già hanno avvisato che sarà necessario l’account PSN per poterlo giocare, non so il perché ma sono quasi sicuro che ci saranno polemiche al lancio. In questo caso la colpa non è ovviamente di PlayStation, che sta facendo semplicemente i suoi interessi come è normale che sia, quanto di una parte dell’utenza che trova ogni occasione valida pur di lamentarsi di qualcosa. Ad ogni modo se non lo avete già giocato su PS5 e intendete goderne su PC, approfittatene perché è davvero qualcosa di epocale, super-consigliato.
Until Dawn tornerà in una versione ottimizzata per PS5, un capolavoro per gli amanti delle avventure grafiche a tema horror assolutamente imperdibile, arriverà in autunno e anche questo rientra tra i consigliati.
Ballad of Antara, attenzione a questo gioco perché ha mostrato davvero tutti gli elementi utili per attirare l’attenzione dei fan più accaniti di GDR e Fantasy, con atmosfere interessanti, combattimenti all’ultimo sangue e creature incredibili, tutti gli ingredienti per il successo ci sono, ora bisognerà vedere cosa salterà fuori.
Spazio per il bistrattato PSVR2 che vedrà arrivare due nuovi giochi, Skydance’s Behemoth e Alien: Rogue Incursion, entrambi in arrivo entro la fine del 2024.
Anche Path of Exile 2 si è mostrato allo State of Play, con la conferma dell’interessante modalità co-op locale e un gameplay trailer piuttosto accattivante.
Finiamo con Astro Bot del Team Asobi, un gioco assolutamente delizioso da vedere, il robottino protagonista di Astro’s Playroom, il titolo dimostrativo per la console PlayStation di ultima generazione, torna con un titolo tutto suo e tanti riferimenti al mondo videoludico creato dal colosso nipponico.
Questa è un’estrema sintesi dello State of Play andato in scena due giorni fa, il 30 maggio, con annessa qualche considerazione generale sull’evento.
Non mi stancherò mai di dirlo, non è stato un evento brutto o chissà cosa, è sembrato uno State of Play semplicemente sotto tono, senza quella spinta necessaria per duellare ad armi pari con gli altri competitor del mercato, sì perché se da un lato è vero che anche altri hanno mostrato pochissimo dobbiamo ricordarci che Giugno è il mese del Summer Game Fest, con decine di appuntamenti e tantissime presentazioni, insomma c’è tanta carne al fuoco in arrivo e non resta che attendere.