Lo strano caso di Hi-Fi Rush su PS5
Lo strano caso di Hi-Fi Rush su PS5

Lo strano caso di Hi-Fi Rush su PS5.

Andiamo con ordine, cosa sarebbe successo di preciso? Molto semplicemente il gioco ha ricevuto recensioni con voti mediamente più alti per la versione PS5, rispetto a quella per Xbox Series X.

Ed è a questo punto che la situazione diventa complessa, visto che in tantissimi si sono immediatamente mossi per cercare di spiegare il fattaccio, finendo per accampare scuse imbarazzanti.

La verità è che il gioco sviluppato da Tango Gameworks si comporta ovviamente benissimo su entrambe le piattaforme, ma su PS5 sembra che effettivamente sia stata posta una cura leggermente superiore, anche se a mio avviso non tale da meritare un voto più alto.

Il video confronto è arrivato dal celebre canale YouTube ElAnalistaDeBits, che ha messo a confronto le versioni del gioco per Xbox Series S, Xbox Series X, PS5 e PC.

Ebbene, secondo l’utente, su PS5 si noterebbero ombre leggermente migliori e tempi di caricamento leggermente inferiori. E’ vero? Assolutamente sì, ma basta guardare il video per rendersi conto di come le differenze siano così risicate, così minime, così ininfluenti, da essere visibili solo a un occhio molto critico…forse troppo.

Attenzione, ovviamente non sto dicendo che la critica sia arrivata da ElAnalistaDeBits, che in fin dei conti ha fatto un ottimo lavoro evidenziando quelle che sono microscopiche diversità, ma come spesso accade dalla stampa specializzata più “estremista”, quella che per intenderci prima dice che la console war è roba da stupidi, salvo poi fomentarla senza pensarci due volte.

La realtà è che entrambe le versioni di Hi-Fi Rush, Xbox Series X e PS5, hanno differenze talmente impercettibili, specialmente mentre si è nel vivo del gioco, da non essere visibili se non a un’ occhio molto allenato.

Su X (ex Twitter) la chiamano la “Xbox Tax”, una sorta di “tassa” che i giochi Xbox pagherebbero proprio perchè sviluppati da aziende controllate dal colosso di Redmond, una sorta quindi di pregiudizio costante presente nelle valutazioni e che comporterebbe, spesso e volentieri, un voto più basso nelle recensioni.

Ovviamente la storia della “Xbox Tax” è solo una congettura da parte dei fanatici della console verdecrociata, ma se Starfield e Forza Motorsport sono state, a mio avviso, due grandissime delusioni e i voti della stampa hanno rispettato anche la mia opinione, ecco che su Hi-Fi Rush mi sento di dire che davvero non c’era bisogno di valutare in modo diverso il gioco.

Opinione personale, naturalmente.