
Starfield, la nostra opinione sul titolo Bethesda.
Finalmente è arrivato il momento, quello in cui anche noi abbiamo deciso di scrivere le nostre impressioni a proposito dell’ultima opera Bethesda, Starfield.
Non chiamiamola recensione, ma più semplicemente un’opinione sul gioco del momento, quindi rimbocchiamoci le maniche e partiamo.
Cos’è Starfield? Tecnicamente Starfield è un GDR, ovvero un gioco di ruolo, ma nella realtà si presenta più come un viaggio, un’esperienza che porta il giocatore ai confini dell’universo in cerca di risposte.
Un titolo ambizioso, forse troppo, in grado di intrattenere per ore e ore senza annoiare, tuttavia non è esente da difetti e problemi di vario genere, frutto probabilmente di un’ambizione che ha superato le effettive capacità del Creation Engine.

Sì, partiamo proprio dal motore grafico utilizzato da Bethesda, il Creation Engine, le fondamenta con cui è stato realizzato Starfield sono vecchie, obsolete.
Prima che qualcuno parta dicendo “Eh ma questo è il Creation Engine 2”, sì lo è ma nella realtà le modifiche apportate al motore grafico, rispetto alla precedente versione, sono minime e infatti ci sono tanti, tantissimi dettagli che avrebbero dovuto e potuto essere realizzati diversamente.
Partiamo, a tal proposito, dall’aspetto visivo del gioco, fino a quando si parla di superfici tutto bene, anzi benissimo, cielo, terra, rocce, elementi paesaggistici realizzati magnificamente e molto gradevoli da guardare, texture pulite e dettagliate.
Anche le ombre e i riflessi sono davvero notevoli, aspetti in cui è stata riposta, evidentemente, una grandissima cura.
Quando si passa, invece, agli elementi legati alla vegetazione, alberi, cespugli, foglie, tutto inizia a peggiorare leggermente mostrando quindi il fianco a diverse critiche.
Il vero problema, come sempre del resto, sono i modelli facciali e in generale le persone. Senza entrare nel discorso sull’intelligenza artificiale, di cui parleremo tra poco, il movimento delle persone è straordinariamente “ingessato”, finto e con espressioni davvero poco realistiche.
Anche durante i dialoghi i volti dei nostri interlocutori, seppur realizzati con un notevole impegno e cura, sono sempre piuttosto irreali e poco convincenti.
In generale, seppur con dettagli che lasciano davvero a bocca aperta specie quando si visitano le grandi città o mentre si viaggia per l’universo, Starfield non sembra un gioco nuovo ma semplicemente un gioco rimasto fermo per anni prima di arrivare sul mercato.
L’intelligenza artificiale in Starfield? Altro punto dolente è proprio l’ IA, deficitaria e, a tratti, piuttosto frustrante. I nemici sono poca cosa, sparano a casaccio e spesso è sufficiente aggirarli per poterli sorprendere.
I nostri compagni di viaggio finiranno spesso per essere in mezzo alle scatole, specie nei momenti più concitati quando, arretrando, saremo impossibilitati a farlo perchè ostacolati dalla loro presenza.
Puntare una pistola, o altra arma, in faccia a un inerme cittadino non porterà, incredibilmente, ad alcuna reazione, anzi tutti continueranno a camminare come se nulla fosse.
Già in Cyberpunk 2077 era sufficiente estrarre un’arma in pubblico per causare una situazione di allarme, in Starfield questo non avviene e permetteteci di dire che è davvero un punto negativo per un GDR di questa portata.

Inventario, consumabili e trasporto. Come ogni titolo Bethesda che si rispetti è possibile prendere/rubare una grandissima varietà di oggetti, molti pressoché inutili, altri decisamente più interessanti.
Peccato che tutto venga gestito attraverso un’interfaccia piuttosto macchinosa, che si impara a gestire in pochi minuti è vero, ma che a nostro avviso poteva essere realizzata in maniera più intuitiva.
La stiva della nave, ad esempio, soffre di alcuni bug piuttosto importanti, vi capiterà (a noi è successo svariate volte) di riporvi degli oggetti e non trovarli più, specialmente quando avevamo a che fare con parti di ricambio per la nave, ma sulla gestione dell’unico mezzo di trasporto disponibile ci arriveremo tra poco.
Gameplay, ovvero dove iniziano i veri problemi di Starfield. Sappiamo che una frase del genere darà fastidio ai fan del gioco e credeteci se vi diciamo che anche noi lo troviamo incredibile, ma ha dei difetti e alcuni sono piuttosto gravi.
Tralasciando il discorso IA, di cui abbiamo parlato poco sopra, il gioco è denso di cose da fare, in alcuni momenti diventano così tante da non riuscire nemmeno a seguire le varie vicende che vengono illustrate facendo perdere così gran parte dell’immedesimazione che il gioco dovrebbe offrire.
Una volta usciti dalla miniera, il gioco abbandona letteralmente a se stessi, senza guidare un minimo il giocatore, cosa che permetteteci di dire è piuttosto imbarazzante da vedere, specie in un GDR nel 2023.
Da notare che questa è stata un critica mossa da parecchi utenti sul web e la risposta comune è sempre “si vede che non hai mai giocato ad un titolo Bethesda”. A queste persone rispondiamo noi dicendo che nella vita si può e si deve cambiare, anche perchè l’utenza cambia e nuovi giocatori si avvicinano al mondo videoludico. Uno stile vincente vent’anni fa non è assolutamente detto che lo sia oggi, ma andiamo avanti.
I viaggi spaziali, che sono totalmente automatici salvo in due fasi, post-decollo e poco prima di atterrare, sono praticamente inutili se non per giustificare qualche bel duello spaziale. A noi è capitato, semplicemente selezionando la missione, di viaggiare tra un pianeta e un altro senza salire sulla nave.
Sul lato atterraggio e decollo automatici, ci sentiamo di spezzare una lancia a favore di questa scelta, anche perchè centrare una piattaforma di piccole dimensioni magari sbattendo a destra e sinistra prima di toccare terra, avrebbe smorzato decisamente l’esperienza di gioco.
Male anche i continui caricamenti, sì è vero che durano pochi secondi, ma in certe situazioni diventano davvero eccessivi, ci si avvicina una porta e inizia il caricamento, si cammina fino a un montacarichi e parte un altro caricamento e magari fatti altri 20 metri si entra in un’altra sezione della città quindi…nuovo caricamento!
Troppi, è vero che sono brevissimi, ma davvero troppi.

I movimenti del nostro personaggio sono piuttosto fluidi, se non per il salto che è straordinariamente alto e prolungato nel tempo, anche in situazione di gravità normale, cosa piuttosto inspiegabile.
Il configuratore della nave è una funzione molto interessante che poteva essere realizzato in modo più semplice e intuitivo, specie per quanto riguarda l’assegnazione delle armi.
Appunto anche sulla questione dei pianeti popolati o meno, in realtà si tratta di grandi città più che di veri e propri pianeti popolati e una volta visitati questi particolari insediamenti, beh non resta onestamente molto altro da vedere.
Troppo poca enfasi è stata posta nelle creature extraterrestri, che vengono segnalate e gestite semplicemente come fossero un nemico o una risorsa da estrarre, nulla che faccia veramente dire “WOW ho incontrato vita aliena!”. Peccato.
Infine i bug, è vero che nelle prime 20/25 ore se ne trovano pochissimi e l’unica difficoltà è prendere dimestichezza con il titolo, ma passata quella soglia iniziano a comparire inesorabilmente.
Molte compenetrazioni, porte che non si aprono, montacarichi in cui non è possibile premere un pulsante con una specifica arma in mano, nemici che viaggiano a mezz’aria, altri che non muoiono nemmeno sotto una pioggia di proiettili, teste che non vengono caricate nei filmati di intermezzo, personaggi che si incastrano, insomma ce ne sono.
Poi sì, è evidente che sia anche il titolo Bethesda con meno bug al lancio e su questo non c’è assolutamente nulla da dire, ma che non ce ne siano non è assolutamente vero.
Andiamo quindi alle conclusioni, perchè nonostante i difetti evidenziati, Starfield merita sicuramente di essere giocato.
PRO – Giochiamo a Starfield perchè…
- Longevità – garantisce ore e ore di gioco.
- Ambientazione – siete patiti di fantascienza? Coraggio è il momento di partire per un lungo viaggio
- Storia – pazzesca a dir poco e le secondarie non sono da meno
- Grafica – a parte qualche dettaglio è davvero bello
CONTRO – Non giochiamo a Starfield perchè…
- Vecchio – purtroppo tra gameplay e dettagli grafici sembra indietro di almeno una generazione
- IA – non ci siamo, l’intelligenza artificiale è molto sotto la media
- Gameplay – macchinoso e privo di una vera e propria traccia iniziale
- Universo – ci aspettavamo città più grandi e più “vive”, non piccoli quartieri sparsi per l’universo