
The Last of Us – Parte 2 Remastered, era necessario?
In questi giorni, complice anche una fuga di notizie, è stata annunciata la versione Remastered di The Last of Us – Parte 2 e, senza alcuna sorpresa, non sono mancate le polemiche su questo progetto decisamente discutibile.
Prima di tutto partiamo dai fatti, la remastered porterà alcune aggiunte al gioco tra cui una nuova modalità e contenuti inediti, probabilmente se l’avessero chiamata definita Director’s Cut sarebbe stato più in linea con il progetto e avrebbe creato meno problemi, ma è andata così quindi nulla da dire.
La domanda principale però è sempre quella, era davvero necessario riproporre The Last of Us – Parte 2? No, semplicemente non lo era.
Il problema è che Naughty Dog, così come PlayStation, sembrano fermi in una sorta “bolla temporale”, passatemi la definizione da film di fantascienza, dove il tempo sembra essersi fermato e da cui non sembrano in grado di uscire.
Remastered, remake, remastered, remake, remastered, remake….sempre così, un loop da cui non se ne esce e badate bene che sono pronto a scommettere che su PS6 uscirà The Last of Us – Parte 2 Remake.
Che il pozzo della creatività si sia prosciugato? Non ci sarebbe nulla di male ma a questo punto sarebbe meglio fermarsi e cercare di prendere una nuova strada. La saga non è più sostenibile per una questione di costi? Va bene, vorrà dire che è arrivato il momento di salutare Ellie e di passare al prossimo progetto.
Sia chiaro, non sono contrario ai remake o alle remastered se possono dare nuova vita a grandi titoli e permettere a chi si approccia a certi giochi per la prima volta di goderseli al massimo, ma qui stiamo parlando di un titolo uscito nel 2020 con un comparto tecnico talmente ben realizzato da tenere tranquillamente il passo con tutti i titoli usciti fino ad oggi sull’ultima generazione di console.
Talmente ben fatto che le foto comparative tra le due versioni pubblicate da Naughty Dog in occasione dell’annuncio della remastered sembrano assolutamente identiche, le differenze sono talmente minime da risultare impercettibili.
Sì è vero, ora potreste dire due frasi che stanno andando molto di moda in questi giorni, la prima è ormai un grande classico “eh ma costa solo 10 euro!”.
Ehm in realtà costa solo 10 euro per chi ha già il gioco, presumibilmente per chi non lo ha sarà venduto a prezzo pieno. E comunque il problema non è il costo, ma il senso dell’operazione, sviare il discorso sul “eh ma costa poco” è più o meno come rispondere CIPOLLA alla domanda che tempo fa oggi.
Un altra frase che in tanti stanno adoperando è “Oh ma nessuno ti obbliga a comprarla”.
E per fortuna direi, ma anche in questo caso la risposta non è pertinente al discorso base, senza contare che se è vero che nessuno è obbligato a comprarla, teoricamente non dovrebbe nemmeno essere obbligato ad aspettare 3/4/6 anni per un nuovo titolo dopo che lo sviluppo di una remastered ha fatto perdere tempo prezioso, ma a quanto pare in quel caso il discorso non vale.
Oh sia chiaro nessuno dice che Naughty Dog e PlayStation non dovessero o tantomeno non potessero fare The Last of Us – Parte 2 Remastered, ognuno gestisce la propria azienda come meglio crede, però poi non lamentiamoci se titoli come GTA 6 impiegano 12/13 anni prima di uscire, se nel frattempo si continua ad acquistarli cosa giustificherebbe mai il cambio verso un nuovo capitolo?
Cosa giustifica l’impegno nel creare nuove IP se si continuano ad acquistare le vecchie?
Questo non significa, ma non servirebbe nemmeno dirlo, che Naughty Dog non possa avere in serbo qualcosa di nuovo e fantastico come sempre, il discorso è esclusivamente rivolto all’ennesima remastered di un titolo che, parere personale, non necessitava assolutamente di una remastered, o almeno non adesso.
Questo è un articolo della categoria “L’opinione”, si tratta del pensiero personale dell’autore dell’ articolo e pertanto non corrisponde necessariamente a quella dello staff di Nerd’s Paradise.