
Todd Howard e l’accoglienza di Starfield.
In una recente intervista a Kinda Funny Games, il game director di Bethesda Softworks ha svelato alcuni dettagli interessanti sull’accoglienza di Starfield.
Facciamo però un passo indietro e cerchiamo di dare un contesto generale a ciò che seguirà, Starfield rappresenta oggi, e a maggior ragione durante il periodo antecedente al lancio, la prima nuova IP dello studio negli ultimi 25 anni, un qualcosa di completamente nuovo, di totalmente diverso da quanto mai fatto prima.
Questa potrebbe sembrare una precisazione inutile, ma in realtà è fondamentale per comprendere al meglio le difficoltà affrontate da Bethesda sia nella promozione del titolo, sia durante il lancio vero e proprio.
Nei mesi precedenti al fatidico 6 settembre scorso, i paragoni con gli altri titoli Bethesda hanno iniziato a spuntare dal nulla creando non poche aspettative nei confronti di una utenza fin troppo abituata a una certa tipologia di videogiochi.
Ma quindi Starfield come sarà? Sarà uno Skyrim nello spazio, un Fallout con le navicelle spaziali.
Più i paragoni continuavano a saltare fuori, più le aspettative di un’ utenza fin troppo fidelizzata (e decisamente ipercritica) si sono elevate a livelli mai visti prima, finendo quindi per trovarsi davanti a qualcosa di completamente diverso da quanto ipotizzato.
Sconcerto? Delusione? Non proprio, perché l’utenza si è decisamente spaccata a metà, tra coloro che hanno adorato Starfield e lo hanno accolto favorevolmente cercando di andare oltre ai normali problemi dei primi giorni, e chi invece si aspettava qualcosa di differente, di più vicino ai già citati Skyrim e Fallout.
Lo stesso Howard ha quindi dichiarato che si aspettava opinioni contrastanti, ma che ogni franchise dovrebbe essere unico:
Ovviamente, ci sono state persone che hanno amato gioco, sia per quanto riguarda le recensioni che gli utenti, così come altri a cui è piaciuto molto meno
Entrando nello specifico del Metascore, attualmente fermo a 83, il director ha affermato di essere estremamente soddisfatto:
È un ottimo risultato in termini di risposta della critica, specialmente in un anno in cui sono usciti un sacco di grandi giochi.
Abbiamo visto i feedback, vediamo molti giocatori sostenere che avrebbero voluto un’esperienza più in linea con i classici giochi Bethesda, ovvero con una particolare tipologia di esplorazione del mondo, da effettuare in una certa maniera. È perfettamente comprensibile che qualcuno preferisca l’esplorazione di Fallout o Elder Scrolls, semplicemente qui si tratta di un’esperienza diversa. […] Ogni franchise dovrebbe avere degli aspetti unici.
Non ci sono però dubbi sul fatto che Starfield abbia rappresentato il miglior lancio per un gioco Bethesda e questo rende chiara l’idea di quanta attesa ci fosse nei confronti del titolo.