Un investitore spinge per la cessione di Ubisoft, ma le motivazioni sono comiche

Un investitore spinge per la cessione di Ubisoft, ma le motivazioni sono comiche.

State pensando che l’obiettivo di un investitore sia quello di fare soldi? Sbagliato, lo scopo primario è fare felici gli utenti.

No non sono impazzito, anche se a leggere la ultime notizie riportate da Reuters, incolpevole sia chiaro, mi sono fatto più di un domanda sul senso di certe affermazioni, ma andiamo con ordine perché la situazione merita di essere goduta appieno.

Ubisoft non naviga in buone acque, lo sanno gli addetti ai lavori, lo sanno gli utenti, lo sanno in Ubisoft, lo sanno gli investitori, lo sanno tutti. Basta pensare che in 6 anni la compagnia ha perso oltre l’80% del valore azionario. A questo dobbiamo aggiungere che gli ultimi titoli non sono andati come sperato, XDefiant non decolla, Star Wars Outlaws ha venduto meno del previsto, Skull and Bones è affondato immediatamente e Assassin’s Creed Shadows è chiamato all’impresa impossibile, risollevare le sorti di una compagnia che troppo spesso è stata vittima di critiche ingiuste.

Proprio per questo motivo Assassin’s Creed Shadows è stato rinviato dal 15 novembre al 14 febbraio 2025, per farlo uscire in modo assolutamente perfetto.

Ed è a questo punto che arriva la parte divertente, come riportato da Reuters un investitore che detiene meno dell’ 1% della compagnia, starebbe facendo pressioni perché quest’ultima venga ceduta. Sì partiamo male, un investitore che detiene meno dell’ 1%, ma se è vero che da grandi poteri derivano grandi responsabilità, da piccole quote deriverà qualcos altro no? Bene, proseguiamo.

L’investitore in questione sarebbe la AJ Investments, che senza mezzi termini ha accusato l’attuale management di essere incapace e chiederebbe quindi la vendita di Ubisoft, ma leggiamo alcuni passaggi delle lamentele esposte:

Chiediamo ai dirigenti di Ubisoft di consentire la vendita dell’azienda a terze parti o a società di private equity ad un prezzo equo.

La dirigenza si concentra sull’accontentare gli investitori, migliorando i risultati trimestrali, e non su di una strategia a lungo termine basata sul fornire un’esperienza eccezionale ai giocatori.

Ma che schifo! Un’azienda quotata in borsa che si preoccupa di migliorare i propri risultati, ma io dico dove andremo mai a finire. Lo sappiamo tutti che le aziende lavorano esclusivamente per rendere felici i propri clienti, giusto?

Va bene, ma a parte la dichiarazione assolutamente incomprensibile, pare che AJ Investments stia lavorando duramente per spodestare l’attuale management Ubisoft, arrivando persino a portare dalla propria parte quasi il 10% degli investitori della compagnia. Anche in questo caso non ci sono però prove concrete di quanto dichiarato, visto che alla richiesta del tutto legittima di Reuters, di sapere chi fossero gli altri investitori, AJ Investments ha opposto un categorico rifiuto.

In questa vicenda, che vede Ubisoft criticata da più parti e palesemente in difficoltà, si stanno facendo forza coloro che godono delle disgrazie altrui e se è vero che la compagnia francese ha diverse colpe per i giochi usciti negli ultimi anni è altresì vero che molte delle critiche mosse all’operato della casa transalpina sono spesso eccessive e del tutto immotivate, ma lo sappiamo che criticare è oggi lo sport mondiale.

Avete mai provato a guardare quanti utenti finiscono il prologo nei giochi Ubisoft? Ve lo dico io, mediamente si perde dal 25% al 40% dei giocatori, e da gente che non ha dedicato al gioco nemmeno il tempo per completare il prologo, che tipo di critiche vi aspettate? Ma la fortuna è dietro l’angolo ora che gli investitori si preoccuperanno davvero per la soddisfazione degli utenti. Perché lo faranno veramente, non è solo una manovra per rientrare dei soldi investiti, no si preoccuperanno veramente, basta crederci.