
Vi ricordate quando Jim Ryan disse che il Game Pass non era sostenibile?
Erano giorni di metà settembre del 2020, un Jim Ryan in procinto di portare sul mercato PS5 e quelle che sarebbero poi state le grandi novità del PS Plus, incalzato dalla stampa parlava a proposito del Game Pass e di come quel modello fosse semplicemente insostenibile per Sony.
All’epoca tutto venne riportato da GamesIndustry.biz e le parole dell’allora manager PlayStation fecero scalpore e siamo onesti, anche ridere. Alzi la mano chi non ha pensato che Ryan si stesse sbagliando alla grande! Tutti, alcuni di più, altri decisamente meno, criticarono il manager PlayStation reo, secondo il parere comune, di non aver saputo fare bene i conti.
Non metteremo nuove uscite in un modello in abbonamento. Questi giochi costano ben oltre $ 100 milioni per essere sviluppati. Non riteniamo che sia sostenibile.
Il tempo è passato e “puff” come per magia eccoci nuovamente al 10 luglio 2024, abbiamo appena saputo che il Game Pass Ultimate aumenterà di prezzo per la seconda volta in un anno, passando dagli originali 155.99 euro annui ai ben più sostanziosi 215.88 euro per i 12 mesi di sottoscrizione, rispettivamente 12.99 al mese contro i 17.99 mensili che entreranno in vigore proprio oggi per i nuovi iscritti.
Oggi le parole di Jim Ryan, un tempo incomprese da tanti e lo ammetto anche dal sottoscritto, hanno preso nuova forza e forse, sottolineo forse, sono diventate premonitrici di un evidente periodo di difficoltà comunicativa da parte di Xbox. Da inizio 2024 il colosso di Redmond ha indovinato davvero poche cose, dal primo caotico evento di gennaio con l’arrivo dei giochi esclusivi Xbox su PlayStation, una crisi gestita in modo incomprensibilmente distaccato dal management Xbox con tanto di abbandono di numerosi influencer verdecrociati, per arrivare poi alla chiusura di ben 4 studi di sviluppo, tra cui Arkane Austin e Tango Gameworks.
Persino il rilascio di Hellblade 2 ha lasciato a desiderare, con vendite sotto le aspettative e un’adesione all’interno del servizio in abbonamento tale da non farlo rientrare nemmeno nei più giocati, almeno secondo le ultime dichiarazioni di Mat Piscatella analista di Circana.
Poi è arrivato giugno, metà anno, la prima metà passata navigando in acque non proprio tranquillissime ma finalmente il momento della rinascita, l’avvio di una seconda parte del 2024 davvero stellare, l’ Xbox Games Showcase.
Epico, mostruoso, incredibile, meraviglioso, fantastico, eccezionale, grandioso, insomma un evento pazzesco così carico di entusiasmo, di ritmo, con tantissimi giochi in arrivo, come non rimanere affascinati da un evento di tale portata? PlayStation era palesemente fuori dai giochi, mentre Nintendo si stava giocando le ultime cartucce per quello che è l’inevitabile addio di Nintendo Switch che avverrà nel 2025.
Insomma Xbox aveva la strada completamente spianata, libera davanti a se e ai suoi fan, una lunga corsa verso l’infinito e oltre a braccetto tutti insieme tra slogan e momenti da incorniciare, una grande festa globale e poi il silenzio.
Un silenzio durato esattamente un mese, rotto solo per comunicare un aumento di prezzo del Game Pass, o meglio il secondo rincaro in un anno. E la reazione quale sarà mai stata? In molti non hanno preso bene la notizia, specie perché per la seconda volta arriva casualmente poco prima dell’uscita di qualche titolo particolarmente atteso.
Il primo rincaro arrivò poco prima di Starfield e Forza Motorsport, il secondo è arrivato poco prima di Call of Duty: Black OPS 6, Flintlock: The Siege of Dawn, S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl, Indiana Jones e l’Antico Cerchio e altri ancora. La strategia sembra piuttosto semplice, puntare tutto sulla seconda metà dell’anno e poco prima dei rilasci aumentare il prezzo dell’abbonamento.
È davvero così? Questo non lo sa nessuno, certe informazioni sono sicuramente ad appannaggio esclusivo del management Xbox, ma quello che possiamo dire della giornata di oggi è che questo annuncio poteva e doveva essere fatto in un altro modo e con altre tempistiche.
Molto bene, ora torniamo dal nostro Jim Ryan, con le informazioni che abbiamo oggi, a circa 4 anni di distanza da quando pronunciò quelle frasi, siamo poi così sicuri che si stesse sbagliando? Siamo davvero sicuri che il modello Game Pass sia così sostenibile? Forse sì, forse no, ma una cosa è sicura se questo modello fosse stato davvero così sostenibile come Xbox ha sempre dichiarato, perché aumentarne il prezzo per ben due volte in un anno? Perché preoccuparsi di portare su PS5 giochi esclusivi Xbox già presenti nel Game Pass?
Vuoi vedere che Jim Ryan aveva capito tutto con larghissimo anticipo? Oh attenzione che nel 2025 sono previsti, tra gli altri, Fable e Gears of War E-Day che contestualmente arrivi anche un altro ritocco alle tariffe? Ai posteri l’ardua sentenza.